Spesso clienti e agenzie propongono prove di traduzione prima di assegnare un lavoro. I traduttori devono rifiutarle o capire quando possono essere utili?
Il dibattito sulla prova di traduzione
Malgrado le vostre prestigiose lauree, le vostre ottime referenze e la vostra grande esperienza, la richiesta di una prova di traduzione da parte del cliente potenziale o da un’agenzia di traduzione è sfortunatamente diventata una pratica abituale e spesso è motivo di irritazione. A chi non è mai capitato di imbattersi nella famosa frase «È richiesta una prova di traduzione gratuita prima che venga assegnato il lavoro» in un’offerta di traduzione? Sembra un criterio di selezione abbastanza comune che assicura la qualità della traduzione prima che venga contrattato qualcuno. Per logica, saremmo abbastanza inclini ad accettare di sostenere la prova. Ma, per una questione di principio, non dovremmo piuttosto rifiutare? Come dovremmo comportarci davanti a questo tipo di richiesta? Si dovrebbe dar seguito a queste richieste se si rivelano legittime?
Traduttori principianti: attenti alla truffa!
Agli inizi della mia professione, ricordo molto bene quel cliente sconosciuto o quell’agenzia di traduzione che, per e-mail, aveva richiesto un breve esempio di traduzione. La mia prima prova di traduzione, immaginate lo stato di euforia in cui mi trovavo! Pieno di aspettative all’epoca, mi ero lanciato a capofitto in quel compito della più assoluta importanza. Mi vedevo già a compilare la mia prima fattura, a battezzare il mio grande timbro a inchiostro in acciaio temperato, il sigaro in mano e un registro clienti pieno. Potete immaginarvi la mia delusione quando nello scoprire che lo stesso cliente aveva inviato una richiesta di prova di traduzione alla maggior parte dei miei colleghi di corso e che le prove erano tutte diverse. Confrontandole, ci siamo resi conto che quel cliente, poco scrupoloso, cercava di farci tradurre il suo sito web grazie alle famose prove di traduzione, diffuse su vasta scala. La tipica truffa della traduzione gratuita. Dunque, abbiamo scoperto l’inganno! Motivo per il quale, da quel giorno, sono sempre molto prudente riguardo alle prove di traduzione e mi sento di consigliarvi di fare lo stesso.
Non sempre si deve rifiutare
Ciònonostante, rifiutare categoricamente tutte le prove di traduzione riduce le vostre possibilità di ottenere nuovi clienti diretti. Di recente, ho accettato di farne una poiché l’interlocutrice sembrava estremamente professionale, con dei progetti interessanti. Inoltre, c’era una buona intesa e, in seguito, si è rivelata un’ottima cliente. Allo stesso tempo, può succedere a volte che alcune agenzie parastatali siano obbligate a pubblicare annunci di offerte con test per poter offrire un progetto. In questi casi, l’agenzia dedica spesso un po’ di tempo ad illustrare il calendario e spiegare la procedura. È ovvio che rifiutare la prova per semplice paranoia sarebbe stupido. Certo, per verificare la serietà del cliente, avete sempre la possibilità di fissare un incontro e verificare se ha del potenziale e conoscere il committente. Se un cliente non ha mai tempo di incontrarvi, perché sempre impegnato, non è un buon segno per cominciare una collaborazione. In ogni caso, avrete capito che il criterio soggettivo è molto importante quando ci si ritrova a decidere se effettuare la prova o meno.
Spetta a voi avere intuito… e dei principi.
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