L’interpretazione ha diverse forme, gli interpreti non sono sempre seduti in cabina con cuffie e microfono. Nella professione, c’è possibilità di scelta!
L’interpretazione è un mestiere troppo spesso sconosciuto e confuso con la traduzione. Ricordiamolo, l’interpretazione si limita alla comunicazione orale, mentre la traduzione verte unicamente sui testi scritti. Bene, entriamo adesso nel vivo del tema. L’interpretazione si divide in diverse branche. Perché gli interpreti non sono sempre seduti nella loro cabina con cuffie e microfono. Nella professione, c’è possibilità di scelta! Oggi, ci occuperemo dei due tipi di interpretazione principali: la simultanea e la consecutiva.
Interpretazione simultanea o interpretazione consecutiva?
L’interpretazione simultanea è la traduzione orale di un discorso nel momento stesso in cui si svolge. L’interprete, situato in una cabina insonorizzata, sente attraverso delle cuffie un discorso che traduce in tempo reale. I suoi ascoltatori lo ascoltano tramite auricolari. Si tratta del tipo di interpretazione più frequentemente impiegato poiché i suoi vantaggi in termini di risparmio di tempo sono indiscutibili. Se ci sono gli strumenti, la simultanea sarà sempre favorita. C’è da sottolineare, inoltre, che i termini «interpretazione di conferenza» e «interpretazione simultanea» sono, al giorno d’oggi, spesso utilizzati in maniera intercambiabile.
L’interpretazione consecutiva, invece, ha bisogno di pochi strumenti. Una penna e un blocco per gli appunti saranno sufficienti. Il concetto è semplice: l’oratore si esprime, l’interprete ascolta, prende appunti e restituisce in seguito il messaggio nella lingua di arrivo. La necessità di prendere appunti è cambiata considerevolmente durante gli anni. Infatti, durante gli anni 50 e 60, alcuni interpreti talentuosi riproducevano dei discorsi che duravano dai 20 ai 30 minuti unicamente con l’aiuto della loro memoria. Oggi, gli interpreti ricorrono a tre strumenti principali: la memoria, la cultura generale e il prendere appunti.
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In cosa si differenziano
La principale differenza tra le due modalità sta nella divisione tra la frase di comprensione e la frase di restituzione del messaggio. In simultanea, il tempo disponibile per restituire e strutturare correttamente il discorso nella lingua di arrivo è estremamente limitato, quasi inesistente. In consecutiva, al contrario, l’interprete dispone di più tempo. Avrà perciò la possibilità di distaccarsi dal discorso di origine ed evitare più agevolmente le traduzioni letterali e le interferenze indesiderate.
Difficoltà e strategie
Alcune difficoltà riscontrate e le strategie attuate per superarle possono cambiare in funzione del tipo di interpretazione impiegata. In particolare se queste sono direttamente legate al prendere appunti nel caso della consecutiva, o al multitasking nel caso della simultanea. In ogni caso, questi due tipi di interpretazione hanno anche diversi punti in comune. Qualsiasi interprete vi confermerà che al momento di restituire il messaggio le cifre, gli elenchi e i nomi propri rappresenteranno sempre un ostacolo, indipendentemente dal tipo di traduzione utilizzato. Ma ecco il solo ed unico punto in comune indiscutibile: ciascuna a modo proprio, la simultanea e la consecutiva permettono all’interprete di diventare la chiave degli scambi tra interlocutori di lingue e culture diverse. Ed è qui che si trova tutta la magia di questo bel mestiere.
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