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2021
6 esempi di polizia linguistica

6 esempi di polizia linguistica

L’Accademia francese normalizza l’uso della lingua francese. Quali sono le sue controparti in altri paesi? Accademie linguistiche in Italia, Olanda, Spagna.

L’Académie française, la Real Academia Española, l’Accademia della Crusca… e altre 120 o più accademie linguistiche agiscono come autorità la cui parola è legge, che si tratti di traduzioni giurate, traduzioni tecniche o di qualsiasi altro uso della lingua.

Le accademie linguistiche, soprannominate “Polizie linguistiche”, sono le autorità responsabili di determinare cosa è giusto e cosa non lo è nell’uso della lingua. Ma non tutte hanno la stessa origine, la stessa missione o la stessa funzione. Alcune lingue sono perfettamente in grado di sopravvivere senza un’istituzione di questo tipo. Tracciamo una breve panoramica sull’argomento…

Per una traduzione verso l’italiano, consulta l’Accademia della Crusca

La più antica accademia di lingue ancora in funzione è l’Accademia della Crusca fondata nel 1582 a Firenze. Quando è stata fondata, il suo obiettivo originale era quello di dar vita a una lingua ufficiale che valesse per tutto il paese. Tra tutti i dialetti parlati all’epoca nello stivale, il toscano fu scelto per la sua somiglianza al latino e per la presunta “purezza”. Tuttavia il suo uso si diffuse solamente dopo l’Unità d’Italia nel 1861.

Per una traduzione verso il francese, fai riferimento all’Académie Française

L’Académie Française, conosciuta in italiano come Accademia francese, fu fondata nel 1635 da Richelieu. Quale sarebbe la sua missione? Secondo il sito dell’Accademia francese, l’obiettivo era “costruire con saggezza ed economia una lingua diversa da quella degli specialisti, degli studiosi e delle corporazioni, con la chiarezza e l’eleganza attribuite al latino, che non facesse alcuna distinzione tra la lingua nelle sue forme scritte o parlate e che alla fine traesse forza sia dall’uso che dagli standard da essa fissati”.

Per una traduzione in spagnolo, puoi affidarti alla RAE

Se l’Accademia francese ha optato, nel corso della sua storia, per svolgere un ruolo più normativo, la Real Academia Española si distingue per un atteggiamento più aperto al cambiamento e allo sviluppo linguistico. Sarà per via dell’influenza esercitata dalla diversità assoluta della lingua spagnola parlata da circa mezzo miliardo di persone? La Real Academia Española, nata nel XVIII secolo in risposta alla nascita della sua controparte francese, assume questa differenza, affermando di voler vigilare sul “buon uso e sull’unità di una lingua in continua evoluzione ed espansione”. La RAE lavora in collaborazione con altre 21 accademie di lingua spagnola, nell’ambito dell’Associazione delle accademie di lingua spagnola .

Per una traduzione in olandese, controlla la Nederlandse Taalunie

Se l’Accademia della Crusca, l’Académie Française e la Real Academia Española sono eredità del Rinascimento e dell’Illuminismo, la Nederlandse Taalunie è un prodotto puramente contemporaneo. Questa istituzione è stata fondata solo nel 1980 nei Paesi Bassi. La sua missione è definita da un trattato internazionale, firmato successivamente dagli altri paesi in cui si parla l’olandese, come le Fiandre belghe, il Suriname e le isole di San Martino, Aruba e Curaçao. Il trattato e la stessa accademia si impegnano a produrre politiche comuni per unificare la lingua.

Per l’inglese e il cinese … lasciati guidare dall’uso!

Restano comunque molteplici le lingue a non essere guidate da accademie linguistiche: stando a Wikipedia, delle 7000 lingue parlate nel mondo, solo 122  hanno una propria polizia linguistica:

  • l’inglese è probabilmente l’esempio più noto di lingua “libera”. Tutti i tentativi di creare un’accademia di lingua inglese sono stati respinti nell’interesse della libertà di espressione.
  • Il cantonese, parlato nel sud della Cina, è una lingua che evolve molto rapidamente in termini lessicali, tanto che sembra che questo causi addirittura difficoltà di comprensione tra le generazioni.

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Questo articolo è stato scritto da Fabrice

Economista, linguista e investitore, Fabrice è il cofondatore di Cultures Connection, di cui è direttore operativo.